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Rassegna web agosto 2009

Pubblichiamo una selezione, assolutamente non esaustiva, degli episodi di razzismo che hanno popolato le cronache estive nel mese di agosto.

Il manifesto satirico divenuto slogan politico

Il manifesto satirico divenuto slogan politico

In Italia Maroni firma il decreto sulle ronde, che si aggragano, si formano, vengono legittimate e finanziate.

Un clandestino viene derubato e malmenato a Torino. Denuncia i suoi aggressori, che vengono arrestati, ma viene multato e denunciato a sua volta per il reato di clandestinità.

A ferragosto sono già molti gli arresti per il reato di clandestinità.

A Napoli una colf di 19 anni, cittadinanza italiana ma dalla pelle nera, riceve metà del suo stipendio in Euro e metà in morsi, schiaffi e calci.

Nella città di Romeo e Giulietta il decreto sicurezza è applicato da subito con rigore, saltano decine di matrimoni che vedevano protagonisti alcuni irregolari.

L’associazione Dhuumcatu denuncia sul suo blog i soprusi delle forze dell’ordine e il malcostume del razzismo istituzionale romano.

A Roma se un Bengalese guarda la tua ragazza, è costume mandarlo in ospedale dopo averlo investito in scooter e accoltellato. Tra gli aggressori anche un dodicenne. Ma le aggressioni di italiani contro stranieri si moltiplicano anche a Torino e Napoli, al grido di “marocchino di m….” (ma le forze dell’ordine escludono il movente razziale), o giocando alla caccia all’indiano.

È per questioni igieniche, invece, che in Francia prima viene vietato l’accesso alla piscina ad una donna musulmana in burkini, poi si segue l’esempio a Verona e a Vercelli, dove per ordinanza del sindaco viene istituita una multa per chi indossi il burkini.

In provincia di Genova i marocchini che rischiano di annegare non vanno aiutati, la tintarella viene prima. E magari si fa il tifo per il mare che l’inghiotta.

La Cei prende posizione sulle ormai tradizionali tragedie del mare che coinvolgoni i migranti che cercano di raggiungere le nostre coste, bacchettata immediatamente dalla Lega.

Il figlio di Bossi si vede cancellare dai gestori di Facebook la sua applicazione “rimbalza il clandestino“.

A Santa Margherita Ligure il direttore del Tennis club offre uno spazio dove pregare ad alcuni fedeli musulmani. Non tardano ad arrivare intimidazioni e minacce di gravi ritorsioni contro il direttore del club sportivo.

Le aggressioni che hanno come movente l’orientamento sessuale delle vittime si moltiplicano un po’ in tutta Italia. Pubblichiamo due link, ma da quanto si apprende dai giornali di agosto le aggressioni sono almeno una decina.

Un manifesto satirico, nato con l’intento di denunciare l’atteggiamento xenofobo di un partito (Lega Nord) in lizza per le elezioni politiche del 2004 , viene ripreso da alcuni simpatizzanti nel 2009 come cavallo di battaglia su Facebook; Bossi, suo figlio e l’on. Cota sono tra gli iscritti del gruppo.

Microsoft nel suo sito Polacco pubblica una immagine pubblicitaria nella quale uno dei soggetti ritratti, un uomo di colore come è possibile vedere su tutti i siti localizzati di Microsoft che espongono la medesima immagine, è stato sostituito per mezzo di un maldestro fotoritocco con un uomo dalla pelle bianca. Ad accorgersene sono i blogger, attraverso i quali la notizia raggiungerà anche gli organi d stampa internazionali.

Pare che nel panorama dell’informazione  il quotidiano più razzista sia il peruviano El Correo, che consiglia di Bombardare i selvaggi (gli indiani peruviani) col napalm. A segnalarlo il sito Survival.it, attraverso la campagna Il razzismo nei media: il razzismo uccide i popoli indigeni, stampiamocelo bene in testa!